lunedì 24 novembre 2008

ADDIO SANDRO

Se n'è andato.
Sandro Curzi non è più tra noi, e per uno come me che ama l'uso delle parole per la forza intrinseca che possiedono, la sua scomparsa è un grande dolore, come uomo, giornalista e politico. Per intenderci, uno della classe 1930 che a soli 13 anni entra nella Resistenza romana, a 15 ha la tessera del PCI nonostante fosse minorenne, uno che ci ha creduto, che ha documentato come giornalista fatti che hanno segnato la storia dell'ultimo secolo, dall'alluvione del Polesine alla liberazione dell'Algeria dal colonialismo francese.
Giornalista del PCI prima, poi di RAI, direttore del TG3, poi a TeleMonteCarlo, poi anche al Maurizio Costanzo Show, candidato politico nelle liste di Unità Socialista, Sandro era innanzitutto un brav'uomo, uno che anteponeva la forza della ragione alle ragioni della forza, e tanto mi basta.
In quest'epoca di omuncoli, un uomo ragionevole in meno è una perdita immane.
Addio, Sandro, la tua mancanza si sentirà.

Nessun commento: