giovedì 15 gennaio 2009

L'ODIO

L'odio.
Che brutta parola per una brutta emozione: è una vita che cerco di tenerla lontana dal mio modo di essere, di vivere, di pensare e di agire. Per fortuna ci riesco bene, ma in certi giorni mi costa una fatica immane non odiare.
La rabbia è ben altra cosa, è solo un momento passeggero nella coscienza. Certo, può far danni anche la rabbia, ma non ha nulla ha che fare con l'odio, che è duraturo e inamovibile, di solito.
Cosa c'entra tutto questo discorso oggi su questo blog?
Non lo posso dire apertamente perchè altrimenti mi censurano, ma quando vedo sganciare bombe su una bandiera ONU non per sbaglio ma proprio perchè era quello l'obiettivo (e non è la prima volta che un certo governo si comporta cosi, una su tutte il tiro dell'artiglieria sulle ambulanze nel 1982), mi chiedo a cosa serva ragionare con governi animati non dalla giustizia e dalla ragione, ma dal puro e semplice ODIO.
Di seguito pubblico la mia "lettera aperta ad un governo oltranzista".
"caro Governo oltranzista,
tu che continui la tua pulizia etnica con la scusa del terrorismo per ottenere finalmente la tua Terra Promessa, non ti rendi conto che costruire le case dei coloni sui cimiteri non è una bella prospettiva.
Caro Governo, già da decenni la tua gente vive nella costante paranoia armata, eppure non desisti da certi comportamenti. Non hai capito che il sangue genera solo altro sangue, ma tu niente: hai capito tutto tu, gli altri non capiscono nulla. Rabin ci ha provato a calmare le acque, ci era quasi riuscito e per non far realizzare il suo processo lo hai ucciso; non accetti nessuna critica e sei sempre pronto a dare del razzista o del nazista a chi ci prova. Non hai riguardo per la tua gente che è stanca di cinquant'anni di guerre, non vedi o non vuoi vedere la realtà delle cose, preferisci che i tuoi cittadini dormano con il mitra sotto il cuscino o nel rifugio piuttosto che cedere a compromessi e restituire la terra sottratta, almeno in parte. Ti crogioli nella paura dei tuoi cittadini e nell'angoscia e nel dolore dei tuoi vicini. Irriducibile e inamovibile marci verso la distruzione tua o del nemico: nessuna tregua, nessuno sconto, nessun armistizio. SOLO ODIO E VENDETTA.
Io invece, caro Stato mediorientale che si affaccia sul Mar Mediterraneo, io non ti odio nè ti ho mai odiato, ma in certi giorni mi fai davvero schifo....perchè dovrei mai credere che tu sia differente da coloro che dici di combattere in nome della lotta al terrorismo?
I tuoi nonni, che tanto hanno patito sappiamo tutti dove, si rivolterebbero dalla nausea a guardarti.
E' proprio vero: il sonno della ragione genera mostri, e la ragione del mondo intero è in letargo profondo. Restano solo i mostri: chi uccide e chi guarda gli uccisi in TV davanti al piatto di pasta nell'indifferenza totale, che tanto ormai una scuola bombardata è roba di tutti i giorni.
A me, in questi giorni mi capita piuttosto spesso di vergognarmi di essere un umano...a Te non succede mai?"

martedì 13 gennaio 2009

ADDIO MARIO

Se n'è andato,
anche il mitico Mario Magnotta, personaggio reso famoso all'inizio degli anni '90 con il famosissimo scherzo telefonico detto della "lavatrice" e diventato icona trash-pop-demenziale a livello nazionale.
Un uomo solo ha fatto diventare l'abruzzo e la città dell'Aquila famosi per aver pronunciato la fatidica frase:
"mi iscrivo ai terrorishti !!"
Personaggio tanto pittoresco quanto simpatico, Mario ha lasciato un vuoto che la tv spazzatura non riuscirà a colmare, e su YouTube rimarranno i suoi dialoghi rabbiosi e dissacranti, le sue urla blasfeme e le sue parolacce sguaiate.
Una cosa è certa: le famose 480.000 lire non le ha pagate (segui il link)
Addio Mario, ti dedicheremo una strada, promesso.

giovedì 1 gennaio 2009

... E BUON PRINCIPIO..

Un sereno 2009 a tutti, amici, amiche colleghi, parenti, passanti distratti, politici corrotti e non corrotti, elettori elettrici, fattori e fattrici, trattori e trattrici.
Si vede che sto 'mbriaco..



(clicca per vedere)

BUONA FINE.....

Riporto il testo di una gustosissima canzone di Domenico Modugno del 1976 dal titolo "Malarazza" tanto per ricordare come è finito il 2008 qua interra d'Abruzzo...è in siciliano ma rende bene l'idea. Buona Fine.

Tu ti lamenti ma che ti lamenti,
pigghia nu bastoni e tira fora li denti (x3)

Un servu tempu fa d'intra na piazza
prigava a Cristu in cruci e ci dicìa:
“Cristu, lu mi padroni mi strapazza,
mi tratta comu un cani pi la via

si pigghia tuttu cu la so manazza.
Mancu la vita mia dici ca è mia,
distruggila Gesù ‘sta ‘malarazza’,
distruggila Gesù, fallu pi mmia,
fallu pi mmia”.

Rit.
Tu ti lamenti ma che ti lamenti,
pigghia nu bastoni e tira fora li denti (x2)

E Cristu m'arrispunni dalla cruci:
“Picchì, si so spizzati li to vrazza?
Cu voli la giustizia si la fazza,
nisciuni ormai chiù la farà pi ttia.

Si tu si un uomo e nun si testa pazza
ascolta beni sta sintenzia mia,
ca iu 'nchiudatu ‘n cruci nun sarìa
s'avissi fattu ciò ca dicu a ttia,
ca iù 'inchiadatu in cruci nun saria”.

Rit.
Tu ti lamenti ma che ti lamenti,
pigghia nu bastoni e tira fora li denti (x4)