lunedì 19 aprile 2010

MANTEGNA E I FUNERALI DI VIANELLO


I media hanno titolato, ai funerali di Vianello, "quel funerale, come un Mantegna" . Per quanto dispiaciuto profondamente dalla scomparsa dell' 88enne Raimondo Vianello, in quanto persona e in quanto pezzo di TV italiana, non posso essere d'accordo su questa asserzione che definisco irriverente e pacchiana. La scomparsa tragica e prematura di una vita umana sacrificata sull'altare dell'incoscienza, della malvagità, o dell'ignoranza rappresenterebbe una scena degna del Mantegna. Una scena come i funerali del giovane operaio ghanese morto sul lavoro a La Spezia, i cui familiari poveri hanno impiegato più di un mese per venire dal Ghana in Italia ad assistere ai funerali e dopo che i colleghi di lavoro del defunto hanno dovuto fare una colletta per il funerale. QUESTA è un'immagine degna di essere rappresentata dal Mantegna, non i funerali di un uomo benestante, che ha avuto il massimo dell'assistenza sanitaria e che si è spento dopo una vita di successi. Meditiamoci su.

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